domenica 31 maggio 2009

Nuovo post


non resta che scrivere un nuovo post. occorre che affondi il bisogno di scippare il senno agli dei.
perché poi finisce che si ricomincia, e non è un bel modo di finire, questo l'abbiamo detto tante volte eppure è sempre il caso di ribadirlo.
il notturno n3 è un coacervo di rifiuti umani e io non faccio eccezione. certo, sono meglio della sbrattata prossima alla discesa, giù in fondo al mezzo, e del suo ex proprietario ceruleo, e probabilmente la vita ha sorriso più a me che non a quel mucchio d'ossa grigie raschiate dall'eroina qui accanto. tutti pieni di sonno e perlopiù senza denti. e poi io.
non mi chiedo che ci faccia in mezzo a quest'umanità devastata.
mi dico solo che ci si presenta un dovere preciso, un dovere soffice che è il dovere di essere felici.
è proprio questo che intendo quando dico che non si può più scippare il senno agli dei.
scippare il senno agli dei è come levarsi la sete col prosciutto, né più né meno. è come rubare il poco agli idioti.
bisogna svegliarsi al mattino, all'ora che meglio conviene, e cessare ogni trottoleria, all'istante. a farci girare la testa ci pensano i sogni. nel resto del tempo sarà meglio attivare una volta per sempre quel barlume di speranzoso raziocinio che ci contraddistingue.
ultimamente insisto su questo, sul fatto cioè che bisogna rammentarsi quello che siamo, stupendi regolarmente iscritti alla facoltà di intendere e volere presso l'universo degli stupidi. lo è -iscritto- chiunque lo voglia, senza distinzioni, nei termini efficacemente descritti nell'articolo 3 della Costituzione, ad esempio, e non solo.
va sempre, sempre tenuto a mente questo:
1. se vuoi qualcosa prendi quel che vuoi. se non vuoi quel qualcosa non prendere neanche quello che c'è intorno, sotto, sopra, dietro, davanti, di lato o di fianco a quel qualcosa.
e questo:
2. non siamo nati per essere nulla: siamo nati per accettare il fatto di essere nulla.
e questo:
3. se non vuoi niente, va bene, nessun problema. ma rammenta sempre che hai il dovere di essere felice.
e questo:
4. l'illusione non è sempre inganno. a volte ci illudiamo di star male e invece stiamo piuttosto bene.

definitivamente, bisogna soffiare via il dubbio e appigliarsi alla certezza di cui al punto 2.

2 commenti:

Radio Pazza ha detto...

Chissà perchè la chiesa eliminò l'ottavo peccato capitale: La Tristezza

Bak

Prisma ha detto...

Sai qual è il problema? Che all'universo degli stupidi - di cui ritengo di far parte - le facoltà di intendere e volere sono spesso due (per)corsi ben distinti.
E mentre la facoltà di volere è sempre più sovraffollata, sono ancora troppo pochi quelli che si iscrivono alla facoltà di intendere.
Ancora meno, poi, sono quelli che portano a termine gli studi.
Io, per esempio, sto ancora studiando... Ma l'è dura!