sabato 23 maggio 2009

Il sonno della ragione genera mostre


un modo efficace per evitare di rileggersi ad oltranza -ciò che è incepparsi in una viziosa, immobile vanità del cazzo- è scrivere, scrivere di nuovo. vanitosissimamente scrivere.
il punto è che gli umani, esseri non scevri d'un'irritante faciloneria, tendono a confondere quasi sempre il mezzo col fine, la causa con l'effetto, il contenente col contenuto, la metafora con la metonimia, l'orologio con la bussola, il cuore con la testa, il diavolo con l'acquasanta. sia chiaro che qui il termine "confondere" non sta a designare alcunché di negativo; la confusione è una pratica auspicabile, positiva e creativa, purché sospinta da una robusta dose di rà-ziò-nà-lì-tà.
d'unque ciò che ho affermato su in cima sta a dire che scrivere è un mezzo utile ad evitare di leggersi, e per estensione vivere è un mezzo per evitarsi la morte, ma sarà chiaro al più idiota di voi che se uno non ha pugno per scrivere e non ha polso per vivere deve consegnarsi al gomito, il quale sa produrre all'uopo un olio dalle proprietà miracolose.
quindi, per dirla con altre parole, quando vengono a mancare l'ispirazione e l'aspirazione, che sono rispettivamente la linfa dell'arte e quella della vita, bisogna appellarsi senza appello ad una musa brutta, cafona e intransigente: questa musa si chiama Fatica.
Fatica è come il rospo delle fiabe, se la baci o lasci che per una lunga notte alberghi sul tuo cuscino poi si trasforma in qualcosa di diverso. Fatica va intesa come confusione razionale:
1. perché è pur sempre vero che si può faticare tanto ottenendo poco, ma ciò significa che si è faticato a cazzo di cane. il tale disse, e dipinse, che ad andare a letto senza ragione si finisce per ritrovarsi in camera col rospo, o animali d'altro genere. insomma, è chiaro: la ragione del sonno non mostra generi.
2. perché è vero anche che razionalità senza confusione equivale a prevedibilità.

lasciatemi andare vi prego.

5 commenti:

Radio Pazza ha detto...

Scommetto che la frase conclusiva del primo punto sia stata una citazione di Yago.

Bak

Prisma ha detto...

Aggiungerei un'altra Musa:
l'espi(r)azione...

Domhir Muñuti ha detto...

@radio: credevo di averla inventata, quella parafrasi.
@prisma: un giorno parleremo anche di lei, il più tardi possibile..

Radio Pazza ha detto...

Yago è un anagramma

Domhir Muñuti ha detto...

minchia che idiota.. prima scompongo e poi non so ricomporre..