giovedì 28 maggio 2009

Il mio ragno per un cavallo

per un istante ho creduto che avrei citato ligabue. il cantante, intendo. anche perché di citare un pittore non sarei capace.
ma il punto è che ligabue mi fa cagare, come i rem, gigi d'alessio e pochi altri. gente che non sopporto, che non capisco.
la verità è che, come sempre da quando mi conosco, il mio punto di vista sulle cose varia ad una velocità pazzesca. o forse varia perché non mi conosco, e infatti da quando ho iniziato a conoscermi meglio, in effetti, il mio punto di vista sulle cose varia un po' meno velocemente.
il fatto è che certe volte ascolto la radio, e ho la sensazione di non essere solo, e non perché c'è una voce che mi parla, ma piuttosto perché ci sono orecchi che ascoltano quella voce esattamente come fanno i miei.
il fatto è che a volte le strade mi sembrano lunghe, interminabili, e un istante dopo eccomi a destinazione.
mi rendo conto che il mio modo di ragionare, che poi è il mio modo di scrivere, è una specie di relativismo spiroide e ascientifico, dotato di principi forti e labili fini, fini nel duplice senso di conclusioni e di scopi.
e il fatto è anche che quando uno cessa di essere stanco allora avverte la stanchezza vera, quella che guarisce col riposo. mentre quando si è stanchi non si ha mai voglia di riposare.
come dire che ora, ora che non oserei cambiare una virgola di quel che è stato, semmai si potesse, riesco a stare al tempo stesso in ambienti diversi. diciamo che c'è un momento in cui la velocità diventa tanto vertiginosa che si ha la sensazione di stare sempre in un punto, in un centro. o forse si è talmente fermi da subire con maggior forza (direi con maggior debolezza) l'attrazione di quel centro.
di nuovo e sempre quel relativismo spiroide e ascientifico che è quello che io sono e penso e scrivo. di nuovo e sempre.
la somma è semplice: se potessi scambiarmi la vita con qualcuno, mi prenderei la mia. ma sul serio, però. proprio così: darei la mia vita in cambio della mia vita.
e la cosa assurda è che ho la sensazione che si possa fare.

2 commenti:

Prisma ha detto...

Letto!

Io invece il mio ragno me lo tengo ben stretto! Anche perchè è lui che non se ne vuole andare e mi continua a camminare avanti e indietro sul braccio sinistro...

Radio Pazza ha detto...

"e il fatto è anche che quando uno cessa di essere stanco allora avverte la stanchezza vera, quella che guarisce col riposo. mentre quando si è stanchi non si ha mai voglia di riposare."

Sono le 2 di notte di un venerdì, ho staccato dal secondo lavoro, curo un pò i contatti della radio e ti leggo e ti scrivo mon ami

Bak