lunedì 25 maggio 2009

Marmo r.t.o.


come una molletta per topi, il sospetto di non poter smettere di scrivere mi morde il tallone vanificando ogni mio tentativo di fuga.
stamane ho aperto gli occhi ed ero sveglio. e non è una cosa normale, non è affatto ovvio. è questo il genere di cose che mi fanno correre al riparo -ahi, la morsa- mi impongono di scrollare via qualche parola dalle dita, con le cattive, col ghigno, con occhi gialli su fondo nero.
la città era una centrifuga impazzita, complice un accompagnatore dotato di uno spiccato senso dell'umorismo (ma non del limite). il mercato erano tre tende in croce, e poi il deserto, nessuno, niente.
andiamo avanti, anche se sembra idiota, avanti a scrivere.
ma io non ho più niente da dire!
scrivi!
ma...
basta, ho detto scrivi, va' avanti, scrivi.
scrivo.
ma ogni parola pesa, il mio foglio è di marmo, lo scalpello è piombo, ogni lettera è spasmo, è sudore.
niente ma.
e non salvare, non rimandare, non trattenere, non aspettare, non guardare, non rileggere, soprattutto.
va' avanti avanti avanti, non ti fermare, non trattenere.
si è brutti a volte, bisogna starci. oggi scrivo brutto, orrendo, oggi non so.

1 commento:

Radio Pazza ha detto...

bravo tu scrivi sempre, tanto il tuo inconscio è sempre più bravo di te ... almeno lui sa cosa sta facendo

Bak