venerdì 27 febbraio 2009

Stanze 2


Madame e Messeri, è un'Epoca Laida.
ma non temiate: così come non è tutt'oro quel che luccica, non è tutto merda ciò che appesta.
siete nella vostra stanza: è in disordine, è sporca, fa schifo.
ora, c'è di buono, in un'epoca laida, che lo sporco cessa di confondersi con l'ambiente e inizia a rendersi evidente, ingombrante, e la vista di un orizzonte degradato prende a punzecchiare il nostro spirito di conservazione inducendoci ad impugnare - non senza un conato pulsante di rabbia e frustrazione all'altezza dello sterno - scopa e paletta, straccio e mangiapolvere. spalanchiamo le finestre, ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo a raccogliere in un angolo, in un secchio, in un sacchetto, tutti quegli oggetti inessenziali - e anzi, nocivi - alla nostra armonica esistenza nello spazio: cartacce, vecchie bollette, penne e accendini scarichi, torsi di mela, cenere e cicche di sigaretta, filtri di tè esausti, vecchi testi d'esame fotocopiati letti eventualmente raccontati a chi di dovere e dimenticati, mensili arretrati, cattivi pensieri. e poi ci sono abiti smessi da riporre nei cassetti o nell'armadio, sciarpe abbandonate da mesi sulla spalliera di una sedia, scarpe spaiate - una sotto la scrivania, l'altra dio solo lo sa. la frustrazione e la rabbia, nelle fasi inziali della bonifica, tendono a crescere. siamo pervasi dall'idea che le nostre gesta non basteranno a salvare il mondo dall'entropia.
pian piano, però, il senso di impotenza e la disperazione si lasciano osmoticamente attraversare da un barlume di ottimismo e autocompiacimento, e in poco tempo l'ambiente torna a sorriderci, al punto che ci permettiamo il lusso di dimenticare qua e là qualche cimelio dell'età che fu, fiduciosi che non permetteremo allo schifo di sopraffare nuovamente le nostre migliori intenzioni.
ma non è a questo punto che siamo, ora.
è un'epoca laida, ancora. e io ho appena scorciato le maniche del pigiama.