mercoledì 16 dicembre 2009

Mal più

c'è un gruppo fantastico che si chiama bad plus, e c'è un disco che questo gruppo qui ha fatto, e il disco si chiama "these are the vistas". ed è un disco fantastico, un disco di una libertà cremosa, impaziente, un po' nevralgica. un disco fatto di poliritmie, tagli, respiri, perplessità, insistenze, tentativi, rinunce, rumori.
chi conosce spotify sa che ad un certo punto ti ritrovi tuo malgrado la voce puttanesca di alicia keys o chi per lei che promuove la sua ultima porcata al gusto di lucidalabbra al gusto di fragola al gusto di caramella al gusto di zucchero al gusto di caffè al gusto di tazzina al gusto di lucidalabbra, e poi si torna alle note che hai scelto tu.
ascolto questo disco in quel che rimane della mia stanza, ancora una volta, un tempio pieno di oggetti tutti da intruppare, un cranio costretto ad angolo da poche travi gelate, una tempesta di spifferi inconsulti, un rifugio negli abissi. 
"these are the vistas" è un disco registrato in una maniera che ai più parrà un po' sorpassata, col basso tutto da una parte, il piano dall'altra, la batteria che si tiene in equilibrio al centro e va un po' di qua e un po' di là. a volte uno dei tre resta solo, poi quando non diresti ecco che gli altri tornano a dire qualcosa, e da buoni amici tutti si danno un po' fastidio l'uno con gli altri ma nessuno si lamenta, nessuno se la prende, nessuno vuol comandare, è una bella serata, si beve, ci si diverte, a volte ci si parla anche l'uno addosso all'altro, l'euforia ci rende tutti un po' prolissi, esuberanti, ci ascoltiamo o fingiamo di ascoltarci, ma che importa, stiamo insieme e tanto basta. e spesso e volentieri si fa un coro, e poi inevitabilmente il coro diventa un po' anarchico, si grida insieme in un finale delirante, poi uno s'alza in piedi e con un gesto secco dell'avambraccio stringe l'aria in un pugno, e zitti tutti. e giù una risata, o una sorsata. e poi di nuovo seri, e dopo un po' si riparte a parlare, magari di qualcosa di nuovo, anzi, sicuramente.
tra le gemme del disco c'è una cover di "smell like teen spirit", uno swing di quelli in cui ti immagini ride (raid) e bacchetta proprio come fossero un enorme lecca lecca agli agrumi col suo bastoncino, sempre incollati l'uno all'altro ma per sempre destinati a separarsi.
"everywhere you turn" è quasi una ballad, cadenzata, via via più solenne, col basso che pedala e il piano che dice poche cose, ma tutte importanti, ribadendo con un po' di compiacimento le frasi più riuscite, e la batteria che tira dritta, secca, senza tanti accenti. e dura tutto troppo poco.
in apertura c'era "big eater", lo dico ora perché ho fatto ripartire il disco, e l'ho fatto ripartire perché "big eater" è uno dei brani migliori, come si conviene al primo brano di un disco ben fatto.
ho ascoltato per la prima volta "these are the vistas" nel 2005, credo, l'ho senz'altro riascoltato in macchina nel 2006, è un disco del 2003, a momenti son passati 7 anni, sembra niente. e vabbè, forse non è un disco importante, non lo sarà mai, ma è bello, non c'è dubbio.
"boo-wah" è l'antiswing, l'antitema, l'antitempo, è l'inno alla dissociazione mentale, alla danza tutta interiore, intima e scatenata, come saltare sul letto, intruppare coi mobili, fare a spallate col muro, ma senza farsi male.
e poi viene "flim", versione addivanata del già troppo bel brano di aphex twin.
la cover di "heart of glass" è forse eccessivamente giocosa per metà, troppo didascalica per l'altra metà.
"silence is the question" è tutta nel titolo.
in "what love is this" si sente tutto il peso fisico del piano, ti accorgi cioè proprio del fatto che uno strumento così garbato è anche lo strumento più pesante del trio, con i suoi 250-500 kg. una batteria difficilmente ci arriva, specie nel jazz; un contrabbasso manco a parlarne.

4 commenti:

Prisma ha detto...

Splendida recensione.
Complimenti. Davvero.

p.s. ca va sans dire, non li conoscevo. Marònna mia, come song' gnurant'... Grassie per questa piacevole scoperta!

PAROLA DI VERIFICA: boupe

Domhir Muñuti ha detto...

grazie grazie, ma è tutto merito loro. anche gli altri dischi sono da ascoltare ma con questo ho un legame particolare.
baci, a presto!

Radio Pazza ha detto...

Finalmente una versione inedita di te

Bak

password: eppoid

Domhir Muñuti ha detto...

è vero, una versione inedita di me si sta affacciando. stento anch'io a riconoscermi. è finalmente iniziata la mia adolescenza.

expulake