passeggiando funambolico su per una breve rampa di scale con la ciotola tra due mani, mi sono rifugiato nella suite avvampata a sorseggiare il preparato oramai tiepido, rimarcando come i primi sorsi fossero decisamente buoni e giusti, i secondi velati di melodramandorlàmara, i terzi ed ultimi contesi tral dominio agropiccante tipico dei poli di batteria stilo e quello puttanesco del miele millefiori.
di fuori, incessante e lieve, frigge una bella pioggia verde. tant'è che mentre l'acqua si apprestava all'infusione, sono uscito a recuperare una settimana di mutande e calzini stesi a bagnarsi.
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