martedì 1 dicembre 2009

La fretta è la virtù dei fratti

non posso concedermi più di dieci o quindici minuti per questo post, ma neppure voglio consegnare ai posteri un trafiletto stringato e inconcludente, e allora provo a dire tutto quello che c'è da dire badando poco allo stile, magari. perché da troppo tempo non pubblico nulla, e dacché pubblicare è soprattutto, se non esclusivamente, un'esigenza mia -molto vicina, come ho già avuto modo di spiegare altrove, in un altrove che andrete a cercarvi voi da soli, se proprio vi interessa saperne qualcosa, molto vicina, dicevo, al bisogno di liberarsi delle sostanze inessenziali al nutrimento, della merda insomma- dacché, dicevo, pubblicare è soprattutto se non esclusivamente una mia esigenza, allora tanto vale cacare in fretta, magari senza un buon libro tra le mani, senza un foglio di carta profumata, ancorché non igienica, da cui cogliere qualche epitaffio che faccia al caso dello stronzo di turno, epitaffio che nell'atto d'accompagnarlo nell'aldilà dell'ade, sappia tesserne di fronte ai vivi non dico le lodi, ma almeno.
e invece no, lo stronzo di oggi è condannato ad una fossa poco più che comune, è il frutto marcio di una di quelle prestazioni toelettali frettolose eppure indispensabili, e ancor prima, e forse questo è il punto su cui dovremmo centrare l'attenzione, è il frutto di una pratica alimentare frettolosa e ridotta all'indispensabile anch'essa, ecco. 
ma badiate, non si deve mai lasciare a metà un discorso, quale che sia l'argomento, questo è il punto. al più si dovrà riflettere bene sulle premesse, ma una volta che si è iniziato a dire, guai a tacere.
con la fretta che mi rifiata sul collo, una fretta -a dire il vero- boriosa e lenta, ohibò, ecco, con una fretta di questa foggia qui, di quelle frette che ci sono oggi, che non sono più come le frette di una volta, ecco, con questa fretta io non posso stare lì a controllare troppo la qualità dell'argomento, ma il punto, se non lo si fosse capito tuttavia, il punto è che la quantità dev'essere controllata e garantita, cioè a dire libera da ogni istanza di controllo, cioè torrenziale, cioè libera da ogni legame con le circostanze.
mi riservo di tornare su questa pagina quando avrò più tempo. lo so, sto lasciando a metà un discorso, ecco.

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