domenica 28 febbraio 2010

Grandevento

stanotte la tempesta ha tirato giù un vetro, in cucina. il vento correva a duecento all'ora, la magione dei lillà fischiava forte sotto i suoi colpi, le mura erano fogli di cartapesta. ad un certo momento ho detto a juicy: si direbbe che ci siano degli spifferi, l'aria si muove, qui. 
e invece era il vento, che aveva aperto la finestra, e gonfiava la tenda, la stanza sembrava un veliero, senza saperlo viaggiavamo lontano.
juicy mi ha spiegato che ci sono due tipi di sublime, quello statico e quello dinamico. e nel farlo ha citato un qualche filosofo, probabilmente tedesco, di cui non ricordo il nome. ha aggiunto poi che quella tempesta, quel gigantesco cantalupo, era del tipo dinamico. e ha concluso, se non sbaglio, che un qualcosa è sublime quando puoi ammirarne la potenza distruttiva senza subirla, o qualcosa del genere.